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            2002            
            Teatro Biondo Stabile di Palermo
            IL RACCONTO D'INVERNO
            Autore William ShakespeareRegia di Roberto Guicciardini
 Traduzione di Agostino Lombardo
 Scene e costumi di Pietro Carriglio
 Luci di Franco Caruso
 Canzoni di Bruno Coli
 Interpreti Marco Marelli  (Polissene, Re di Boemia), Gabriele Parrillo, Antonio Silvia (Figlio del  pastore), Pamela Villoresi (Ermione/Perdita), Giulio Brogi (Leonte, Re di  Sicilia), Gianni De Lellis (Nobiluomo), Stefano Giambona, Gianna Giachetti  (Pallina, dama di corte), Franco Soldati (Pastore boemo), Mario Parlagreco,  Antonio Fermi, Caterina Marcianò, Elena Pistillo, Massimiliano Davoli, Fiorenza  Brogi, Virgiglio Zernitz (Autolico).
 Coproduzione Teatro di Messina
 Prima rappresentazione Milano, Teatro Strehler, 1 febbraio  2002
 Penultima opera di William Shakespeare, Racconto d'  inverno è una favola, è una tragedia di sangue e di ingiustizie che sfiora il  nichilismo metafisico, è uno scavo psicologico nel sentimento della gelosia, è  una commedia con ladri, truffatori e amori che fioriscono, è un trionfo  arcadico-pastorale. E' un "poema infinito", come lo definisce Harold  Bloom, che trova proprio nella sua sublime "sgangheratezza", nella  straordinaria naturalezza con la quale trascende convenzioni drammaturgiche e  stili, le ragioni della sua grandezza, del suo essere una delle più  strabilianti creazioni del genio shakespiriano. Difficile è riassumere la  complessa trama di questo "racconto triste", buono per una serata d'inverno,  che nasce dalla gelosia che Leonte re di Sicilia, Otello e Iago insieme, nutre  per la moglie e che porterà alla distruzione della sua famiglia. Dalla tragedia  la storia nella seconda parte volge a favola prodigiosa e le vittime della  follia del re, moglie e figlia, verranno restituite al suo cuore pentito, non  prima che amori sboccino in terra di Boemia tra feste campestri, non prima che  il Tempo, forse il vero protagonista di questa opera, sappia lenire, far  conoscere e perdonare. Roberto Guicciardini porta in scena Racconto d' inverno  nella traduzione di Agostino Lombardo, senza scegliere una particolare chiave  di lettura, facendo semplicemente scorrere il racconto sui modi della  consuetudine, perdendo, così, quel senso di inquietudine intellettuale, di  mistero che fanno dell’ opera un sogno che compone in sé angoscia e scherzo,  desiderio e rimpianto, e cancellando quel sottile filo che lega amore, libertà,  immaginazione, saggezza e perdono. L' intento, segnato dalle scene d' astratte  geometrie e dai colorati costumi che uniscono il kimono al frac, entrambi firmati  da Pietro Carriglio, è quello di narrare una favola, e come tale, fuori dal  tempo e dallo spazio. Racconto d' inverno vive per le interpretazioni degli  attori. L' intensa Pamela Villoresi nel doppio ruolo di moglie e figlia è  tragica, dolce, innamorata, il misuratissimo Giulio Brogi è un Leonte terribile  nelle sue parole di gelosia e smarrito nella sua infelicità. La brava Gianna  Giacchetti è una sincera e forte Paulina, saggia dama di corte, mentre il ruolo  del ladro è affidato al divertente Vigilio Zernitz e quello del Tempo alla  convincente Fiorenza Brogi. Magda Poli
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