2011
Teatro e Società di Pietro Mezzasoma
VITA
scritto e diretto Angelo Longoni
con Pamela Villoresi, Emilio Bonucci, Eleonora Ivone

Vita, scritto e diretto da Angelo Longoni, è una partitura di sentimenti  sull'angoscia e sull'amore, su ciò che è giusto e ciò che non lo è, può ovviamente ascriversi  a una vicenda delicatissima come quella di Eluana Englaro, e ora può avere la struttura di un testo teatrale.
 
Lo spettacolo è strutturato in monologhi e dialoghi tra i due genitori e la figlia.
Una “madre”, Pamela Villoresi, un “padre”, Emilio Bonucci, e una “figlia”, Eleonora Iovone nell'ombra incombente di un conflitto, di una dibattuta condizione d'esistenza sospesa, a seguito di un incidente stradale. 
Una ragazza diciasettenne che da 15 anni è in stato vegetativo, né morta e ne viva, in uno stato di sospensione, i suoi genitori si trovano uno di fronte all'altro con i loro differenti modi di affrontare il dramma.
La madre  ha fede in Dio, ogni appiglio è buono per credere che la figlia possa migliorare e con serenità trascorre gli anni in ospedale, accanto ad essa, dormendo su una poltrona. Il padre, invece, di speranze ne ha poche: lui vuole ricordare la figlia quando in piscina riemergeva dall'acqua per prendere una boccata d'aria. E' stanco, provato e vorrebbe che morisse, smettesse di soffrire.
 
Franco Cordelli l'ha definito: “la sorpresa più bella è il dramma, anzi l'oratorio di Longoni. Intriso della vocazione italiana al sentimento, 'Vita' non è sentimentale; […]. Oserei dire che 'Vita' è uno dei nostri testi più belli degli ultimi anni.”