La venexiana
1977
Gruppo d'Arte "Le Dionisie"
LA VENEXIANA
Autore Anonimo del Cinquecento
Regia, riduzione e adattamento di Giancarlo Cobelli
Scene e costumi di Alessandro Giuliani
Interpreti Valentina Fortunato (Angela), Pamela Villoresi (Valeria), Massimo Belli (Julio), Gianluca Boccardi (Scimmia), Teodoro Cassano (Bernardo), Donatello Falchi (Oria), Ennio Groggia (Nena), Viki Williams (Dea della notte).
Prima rappresentazione Borgio Verezzi, Piazza S. Agostino, 15 luglio 1977

La Venexiana del titolo sta ad indicare la storia ambientata a Venezia; ma protagoniste della vicenda sono due donne patrizie della città: Valiera e Anzola. Loro desiderano, e con l'aiuto dei servitori riescono a possedere, un giovane forestiero appena arrivato: Iulius. Questo è un testo erotico, fra i più alti che la tradizione veneta e italiana abbiano prodotto nel Cinquecento, originale sotto molti aspetti.
La forza del coraggioso e inedito desiderio carnale delle due donne è scaturita dalla loro condizione di recluse e dall'aridità sentimentale delle loro vite: Anzola è vedova, Valiera sposata con un uomo incombente ma inesistente.
Il tempo, per me, è forse il simbolo centrale di questo testo: tempo lento e inesorabile, tempo irripetibile, tempo volubile di ardore giovanile. Queste tre diverse percezioni mal si fondono insieme, il loro scontrarsi ed elidersi procura la scoperta della differenza fra la proiezione fantastica e la più piccola, ma non meno tenera, realtà; e pervade la vicenda di un senso di attesa, un senso di incompiutezza e inconcludenza.
 Un gentiluomo forestiero (Jules) arriva a Venezia mentre si sta svolgendo la Festa del Ringraziamento. Bernardo il gondoliere porta in giro l'ospite, affascinato da tante meraviglie, il quale cade subito nel mirino sia della bella vedova Angela, tutta voglie e gramaglie, sia della giovane Valeria, il cui marito è partito per Firenze. Bernardo precisa all'ospite che a Venezia mille avventure sono possibili e con prospettive del più largo successo. Intanto Oria, la svelta cameriera di Valeria, partita alla caccia di Jules, lo ritrova nel labirinto cittadino e gli dà appuntamento per la sera in casa della padrona. Ma Angela è più pronta a fare sua la preda, mentre dalla soffitta Bernardo si gode le robuste grazie della fantesca Nena, sollazzandosi allo spettacolo dei due occasionali amanti, accesi da improvvisa passione. Però Valeria non demorde: esce di notte per calli e campielli mascherata da cavaliere e, catturato infine il giovanotto di cui si è incapricciata, se lo porta in casa. Finché il rientro del marito dalla città medicea pone fine alla baldoria. Jules lascia Venezia dopo aver soddisfatto, come in un sogno folle e frenetico, le voglie d'amore delle due donne.