Era mio fratello
2008
ERA MIO FRATELLO
Regia Claudio Bonivento
Interpreti Enzo De Caro,Massimo Ghini, Stefano Dionisi

Due fratelli, figli di un capo clan della ’Ndrangheta, costretti a dividersi in tenera età, vedranno le loro vite divaricarsi: l’uno seguirà le orme del padre, l’altro, adottato da un carabiniere, crescerà lontano dalla malavita. Ma il destino li farà incontrare di nuovo in circostanze drammatiche. Un film di Claudio Bonivento con Enzo De Caro, Paolo Briguglia, Stefano Dionisi e con Anna Valle, Maurizio Aiello, Pamela Villoresi e la partecipazione di Massimo Ghini. Domenica 30 settembre e lunedì 1° ottobre 2007 in prima serata su Raiuno.
Enzo De Caro, Paolo Briguglia e Stefano Dionisi sono i protagonisti, con Anna Valle, Maurizio Aiello, Pamela Villoresi, e con la partecipazione di Massimo Ghini, della miniserie diretta da Claudio Bonivento, Era mio fratello, che Raiuno propone in due puntate in prima serata. E’ questo l’ultimo film ideato e prodotto da Achille Manzotti.
Una storia dal forte contenuto civile a cui il grande produttore - legato a tanti fra i più significativi successi della commedia italiana degli anni ’80 - ha lavorato con passione, prima della sua prematura scomparsa, il 20 luglio di quest’anno. Il film racconta la vicenda di due fratelli, Sante (Stefano Dionisi) e Luca (Paolo Briguglia) figli di un capo clan della ‘Ndrangheta.
Scampati fortunosamente alla strage in cui perdono la vita i genitori, i ragazzi hanno diversi e opposti destini. Il primo, dopo aver nascosto il fratello minore in un pozzo vicino a casa, scappa e trova rifugio presso la famiglia del boss Giuseppe Palmisano (Adriano Chiaramida) che lo alleva insieme al figlio Michele (Maurizio Aiello) nel rispetto della tradizione mafiosa, facendone un capo-cosca. Il secondo viene salvato e adottato da Vincenzo (Enzo De Caro), un comandante dei GIS che, con la moglie Ada (Pamela Villoresi), lo cresce e lo educa a una vita del tutto normale. Dopo più di vent’anni, l’intreccio degli eventi - guidato dall’intervento cinico e determinato del colonnello Paolo Cento (Massimo Ghini) - porta le loro strade ad incrociarsi di nuovo in occasione del drammatico attentato contro Ettore Lanfranchi (Pasquale Anselmo), un assessore provinciale che ha sfidato pubblicamente il clan dei Palmisano. Girato fra Reggio Calabria, Palmi, Catona, Melito e Pentadattilo - uno dei più misteriosi e suggestivi siti calabresi – “Era mio fratello” è un poliziesco ricco di colpi di scena e forti sentimenti, coraggiosamente calato in una realtà ancora poco frequentata dalla fiction, quella della ‘Ndrangheta. Nata nella seconda metà dell’800, questa potente organizzazione mafiosa si differenzia da Cosa Nostra proprio per la sua struttura a sviluppo orizzontale. E’ la famiglia di sangue a gestire affari e territorio, secondo una dinamica parentale che costringe spesso le diverse cosche ad affrontarsi in violentissime faide, come testimonia anche la cronaca più recente.
Ma la storia di Sante e Luca, moderni Caino e Abele, vuole raccontare anche una Calabria diversa: una terra pronta ad opporsi a questa spietata legge di sangue, capace di reagire allo strapotere della malavita. E, ancora una volta, fra i primi che hanno il coraggio di dire no, c’è una donna. Maria (Anna Valle), moglie di Sante Palmisano, con l’aiuto del giovane Luca, troverà il coraggio di ribellarsi alla crudele dittatura della ‘famiglia’ e a salvare il figlio da un destino di mafia.