LAGAZZALADRA srl
            SICILITUDINE
            adattamento di Michele Di Martino 
Diretto e  interpretato da Pamela Villoresi
Musiche composte ed  eseguite dal Maestro Luciano Vavolo
per chitarra, flauto dolce, flauto traverso,  tamburi e scacciapensieri
            NOTE DI REGIA
  Abbiamo  cercato di realizzare una lettura di scrittori e poeti siciliani per diversi  motivi: uno di questi è, senz’altro, il riconoscimento che dobbiamo alla  cultura siciliana per il vigore e l’energia della sua produzione; un altro è quello  di un’opportunità di conoscenza più approfondita della letteratura del profondo  Sud, che ancora oggi alcuni vorrebbero scartare, alimentando così solamente la  propria e l’altrui ignoranza.
  L’occasione  di questa lettura di autori noti e meno noti, può diventare un motivo di conoscenza,  di comprensione, di rispetto e di tolleranza.
  Sicilitudine è sia la solitudine di un intero popolo  che porta in sé un sentimento di pessimismo e di tristezza originale, sia un  legame unico con la propria terra, un senso fortissimo d’appartenenza, un  orgoglio e una dignità irrinunciabili, al di là della povertà di un’isola che  ha costretto e costringe all’esilio. 
  La  nostra lettura si snoderà attraverso i temi riguardanti la vita e i rapporti  tra gli uomini di questa terra: i paesaggi con la loro bellezza,  l’incantamento, la vitalità della natura, la religiosità unita ad un senso  angoscioso della morte, l’amore e le donne, il male, la disperazione per il  lavoro che manca, l’esilio che generazioni di siciliani hanno sopportato e  sopportano.
  Ecco,  dunque, la Sicilia  e le sue storie di terra, di mare, di luce, di sicilitudine: la Sicilia  alla quale intonare il proprio lamento, “il  canto di grave organo e grido di lenta carne”, attraverso gli “aerei precipizi  e le strade di fango”, alla quale in intimo, remoto struggimento sussurrare:  “Io non ho che te, cuore della mia razza.”